via mashable.com

Quando compriamo un vestito online possiamo immaginare come potrebbe starci, ma non sappiamo mai se fa davvero per noi. Quando invece andiamo in un negozio vero e proprio sentiamo a volte che le possibilità di scelta sono limitate rispetto alle alternative che potremmo avere comprando online.

La scale up italiana Else Corp, fondata da Andrey Golub vuole unire i lati positivi di una e dell’altra esperienza di acquisto. Per questo è al lavoro su innovazioni come customer experience in 3D, catalogo virtuale, cloud e intelligenza artificiale. La mission della scale up è creare un mondo dello shopping dove i brand raccolgono richieste virtuali e pianificano il prodotto sulla base di quello che davvero piace al pubblico, in modo che nessun prodotto resterà chiuso in magazzino.

“Andiamo verso un rapporto con il consumatore one to one che ci porta a un consumo più sostenibile“, ci spiega Andrey Golub, “il nostro obiettivo è far sì che le aziende non producano più prodotti che non servono e aiutare i retailer a capire i prodotti che piaceranno”.

Pensiamo alle scarpe. Sono è un prodotto che è difficile acquistare online: hanno infatti un tasso di ritorno alto, racconta Golub, che a volte arriva al 60 per cento. Il configuratore virtuale di Else Corp, attraverso la visualizzazione di modelli 3D realistici, permette al cliente di scegliere il modello, il colore e gli accessori del prodotto, per una scelta conforme ai propri gusti e aggiornata con la moda.

“La realtà aumentata serve per portare l’esperienza di un negozio fisico nell’online. L’intelligenza artificiale è utile invece perché permette di mostrare al cliente solo i prodotti del catalogo virtuale che veramente potrebbero soddisfare i suoi gusti e necessità e fa risparmiare tempo”, afferma il fondatore di Else Corp.

Quindi in pratica come compreremo le scarpe secondo la scale up italiana? L’idea è quella di uno showroom, dove ci sono solo campioni di prova e non un negozio pieno di scatole. “Con il 3D vedo come sarà la scarpa, con i configuratori scelgo le opzioni che mi piacerebbe avere su quel prodotto, attraverso un tablet”, spiega Golub, “Non invento un nuovo prodotto, è tutto nel catalogo”.

Instagram e gli altri: realtà virtuale e “robotail”

Le soluzioni offerte da Else Corp si inseriscono nel filone dello shopping 4.0, che vede marchi e piattaforme pensare a camerini virtuali o con la realtà aumentata dove “provare” i vestiti. Fra questi Alibaba che già da anni ha intrapreso la strada dello shopping attraverso la realtà virtuale.

Anche Instagram ha di recente introdotto la possibilità di comprare con la realtà aumentata: alcune compagnie che vendono i propri prodotti sul social potranno aggiungere un’opzione di prova in realtà virtuale alle proprie pagine. All’inizio, questa funzione sarà limitata ai cosmetici e agli occhiali, ma con il tempo sarà disponibile anche per altri oggetti.

Un’esperienza d’acquisto del genere comporta cambiamenti per il cliente ma anche per il retailer, che avrà a disposizione una grande quantità dei dati sul prodotto che piace al pubblico. Influenzerà il lavoro dei commessi, che cambierà e nel quale sarà importante il ruolo di connessione emotiva con il cliente.

Secondo un report di EY nel 2019 le imprese hanno messo a budget quasi 200 milioni di euro di spesa per il “robotail”, l’intelligenza artificiale applicata al settore retail.

SOURCE: it.mashable.com