via businessadvisor.it

businessadvisor

Le startup italiane che stanno cambiando il mondo della moda

Anche in Italia il mondo delle startup si sta espandendo a settori che cercano sempre più di adottare soluzione tecnologiche e innovative per offrire ai clienti servizi migliori e più accattivanti.

Uno di quelli più promettenti è quello della moda, conosciuto anche come fashion tech. Non poteva infatti mancare un tentativo di applicare innovazioni e nuove tecnologie a una delle grandi eccellenze italiane. Ed è così che nella moda si stanno ampliando i servizi per ridurre le distanze tra il mondo degli acquisti nei negozi e quello in rete. Il fashion tech è quindi uno dei trend più interessanti del momento per le startup che sta avendo un particolare sviluppo di pari passo con altri settori, come quello dello sport oppure dei viaggi , su cui si sta investendo molto.

Tre le startup con più successo c’è sicuramente Velasca, specializzata nella produzione di scarpe da uomo totalmente made in Italy e di alta qualità, realizzate a mano. Le vendite sono focalizzate in particolare sull’Italia, ma la startup riesce anche a esportare le sue eccellenze all’estero in mercati come quello americano o in altri stati europei. Nato come un servizio di vendita di e-commerce si è poi allargato anche a negozi fisici presenti a Roma, Milano, Torino (e a breve anche Parigi e Londra) a cui fanno riferimento persone che spesso hanno conosciuto il marchio online. Per questa ragione Velasca è già un primo esempio molto concreto di scomparsa delle barriere tra le due modalità di vendita di un prodotto.

Un meccanismo che viene adottato anche da Lanieri eccellenza italiana per quello che riguarda la sartoria e gli abiti su misura. Camicie, vestiti,giacche e anche polo realizzati su richiesta del cliente e di cui si possono scegliere tutti i dettagli, in un sistema che integra in maniera funzionale online e offline. Lanieri infatti ha aperto sette atelier, anche fuori dall’Italia, dove il cliente può farsi prendere le misure o anche solo informarsi sulle tipologie di abiti disponibili e sui migliori abbinamenti. Un contatto umano che dà un valore aggiunto rispetto a una vendita che si concentra molto sull’ecommerce sia in Italia che in altri paesi come Francia e Belgio.

Tutt’altro fine ha invece Dress You Can, servizio online dedicato alle donne che vogliono prendere a noleggio un abito per una serata o per un periodo comunque limitato di tempo. In questo modo si evita di acquistare un capo, magari anche piuttosto costoso, che si indosserebbe in una sola occasione. Il servizio prevede poi anche la consegna a domicilio di quanto ordinato e per chi volesse è disponibile a Milano uno showroom dove poter provare i vestiti, le scarpe e gli accessori disposizione.

L’idea alla base della startup Else Corp è quella di offrire alle aziende della moda la possibilità di realizzare abiti perfettamente tagliati sul corpo del cliente. Viene così utilizzata una piattaforma per la realtà virtuale in cui si applica una scannerizzazione tridimensionale della persona per poterle poi letteralmente cucire sopra il vestito.

Italian artisan è una startup che prova invece a ribaltare la concezione della delocalizzazione nella produzione, puntanto a sfruttare al meglio le abilità italiane nel mondo della moda. La piattaforma su cui si basa infatti vuole mettere in contatto i marchi e gli stilisti esteri con i migliori artigiani del nostro paese disponibili a mettere a disposizione le loro abilità nella sartoria. Ma anche questi ultimi possono proporre le loro idee e i progetti sulla stessa piattaforma.

Milaner si pone invece come un marketplace di alta moda in cui al centro dell’attenzione viene messa la possibilità dei clienti di contattare i migliori artigiani in tutto il mondo che hanno anche lavorato per i più grandi marchi di moda. Le persone possono quindi richiedere un capo altamente personalizzato e di ottima qualità che andranno ad acquistare direttamente dal produttore, senza dover passare attraverso un marchio che lo venda.

XYZBag invece ha messo la stampa 3D al centro della realizzazione delle proprie borse. Le clienti possono andare sul sito della startup, selezionare il modello base di riferimento e scegliere poi i particolari del prodotto, che risulta così essere totalmente personalizzato secondo i gusti. Il modello disegnato dalle clienti viene poi realizzato dalla stampante 3D e inviato a casa.

DueDiLatte si concentra invece sulla produzione di tessuti partendo da latte che altrimenti sarebbe stato scartato, utilizzando in particolare una proteina chiamata caseina. Attraverso raffinate tecniche di bio-ingegneria vengono così realizzate queste fibre tessili che sono alla base di abiti molto delicati e traspiranti, destinati sia a bambini che ad adulti.

SOURCE: BusinessAdvisor.it