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La fabbrica Iveco Bus vede il futuro con HoloLens by Microsoft

di Marco Frojo ♦ Il produttore di autobus ha adottato i visori smart del colosso di Redmond per ridurre drasticamente i tempi delle operazioni di manutenzione. Questa collaborazione si aggiunge a quelle già strette da Microsoft con Thyssen Krupp, Volvo e con la NASA. Il concetto è la realtà mista: elementi virtuali che si aggiungono a quelli reali

Quando sono usciti, i visori digitali sembravano destinati ad avere un grande successo in campo consumer ma, come spesso accade in un terreno tutto da esplorare come è quello della tecnologia, le previsioni si sono rivelate sbagliate. Anzi, parzialmente sbagliate, perché i visori stanno sì avendo successo ma non nel campo consumer bensì in quello aziendale. La strada giusta sembra averla trovata Microsoft che ha deciso di puntare sulla realtà mista con il device HoloLens, che ha significative applicazioni in ambito industriale.

In buona sostanza si tratta di un visore che consente a chi lo indossa di guardare ciò che ha intorno e di potersi quindi muovere a suo agio nell’ambiente in cui si trova, riuscendo allo stesso tempo ad interagire con le funzioni digitali di cui il dispositivo è dotato, fra cui la possibilità di proiettare immagini sulle lenti, di effettuare videochiamate con Skype e di fare registrazioni audio e video.

La differenza rispetto alla realtà virtuale è enorme: chi si mette in testa un caschetto entra in un mondo completamente diverso e non si può muovere in quello in cui si trova; e in breve tempo solitamente avverte anche una sensazione di nausea per il semplice fatto che quello che percepisce con i restanti quattro sensi con coincide con quello che gli comunica il quinto, la vista. Un problema che in parte presenta anche la realtà aumentata con i suoi ologrammi proiettati nel vuoto.

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