Opinione personale (di A.G.): Questo è un esempio di strategia sicuramente rischiosa, per adattarsi alla crisi, che in questo caso ha funzionato- e spero gli porterà al successo. Però “ha funzionato” facendo perdere all’azienda il contatto diretto con il mercato, il marchio, il retail.  Il problema è che “il terzismo funziona” finchè funziona- ma questo non dipende tanto dall’azienda produttore. Speriamo comunque nello scenario migliore per Taccetti- e poi, non è mai tardi di tornare sul mercato Retail B2C, magari già con un modello di business più innovativo e a basso costo finanziario- il VIRTUAL RETAIL.

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Calzaturificio Taccetti, il terzismo funziona: dall’addio al marchio proprietario la reazione alla crisi

Dalla produzione di calzature con il proprio marchio a terzisti specializzati nel lusso. Tutto nel giro di due anni. La ricetta anti crisi del calzaturificio Taccetti di Montelupo Fiorentino funziona. L’azienda è cresciuta e ora ha tre stabilimenti dove lavorano 200 dipendenti diretti mentre altre 300 persone sono impiegate nell’indotto. La produzione è di circa 1.500 paia di scarpe al giorno. “Prima producevamo con il nostro marchio, ora lavoriamo per grandi nomi della moda (nessuno italiano). Siamo terzisti anomali: seguiamo tutta la filiera della scarpa, dalla progettazione alla logistica. Negli ultimi sette anni abbiamo aperto nuove aziende, acquistato nuovi macchinari e fatto assunzioni. Solo così possiamo crescere” hanno spiegato i fratelli Taccetti che realizzano scarpe per modelle, attrici e personalità quali Michelle Obama e Kate Middleton. (mv)

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